Clownterapia è un termine, composto dall’unione delle parole clown e terapia, con cui si definisce un tipo di assistenza in ambiente sanitario. Più in generale, indica l’applicazione di un insieme di tecniche derivate dal circo e dal teatro di strada, in contesti di disagio sociale o fisico, quali ospedali, case di riposo, case famiglia, orfanotrofi, centri diurni, centri di accoglienza, ecc
I clown dottori sono volontari che dedicano il loro tempo e la loro passione nel regalare un sorriso a chi ne ha più bisogno, sono un gruppo di persone molto eterogenee fra di loro per età, formazione, professione e interessi.
Trattandosi di un tipo di volontariato svolto in strutture socio-sanitarie e quindi rivolto a persone con patologie di tipo fisico e mentale, i volontari vengano continuamente aggiornati e formati, in modo da svolgere il loro compito con preparazione, professionalità e reale utilità. La formazione prevede lo studio di nozioni teoriche che riguardano la gelotologia, la gestione delle emozioni, l’approccio con il malato, le tecniche di ascolto e comunicazione, igiene e procedure ospedaliere, nonché nozioni pratiche su improvvisazione teatrale, giocoleria e clownerie, il linguaggio non verbale e la prestidigitazione.
L’Alzheimer è come quando da un libro strappiamo una pagina, poi un’altra e un’altra ancora. Finché non ci sono più pagine e resta soltanto la copertina. (Elie Wiesel, premio Nobel per la pace 1986)